Ljajic ai raggi X: la Lazio è proprio la vittima preferita dell’attaccante

Con il Torino Adem Ljajic è alla sua settima stagione in Serie A: con la doppietta contro il Palermo l’attaccante sale a quota 34 reti in 168 partite

Non poteva presentarsi meglio, Adem Ljajic, dopo un mese di stop per infortunio, alla sua prima vera prova con la maglia granata. Con il Torino l’attaccante sta vivendo la sua settima stagione in Serie A e la doppietta di lunedì contro il Palermo fa salire le sue reti a quota 34 su un totale di 168 partite disputate nella massima serie. Un bottino che forse non fa pensare ad un goleador vero e proprio ma per il Torino ha già dimostrato di essere una pedina indispensabile. E domenica arriva la Lazio, la sua vittima sacrificale preferita. Delle 34 reti totali, infatti, ben 4 le ha segnate proprio contro i biancocelesti. Le prime tre con indosso la maglia della Fiorentina, una nella stagione 2010/11 e due in quella successiva, mentre l’ultima l’ha messa a segno con la Roma targata ‘13/’14, nel derby, su rigore. Un vero incubo per gli aquilotti.

In serie A dal 2010, Ljajic ha vissuto le prime tre stagioni in Italia a Firenze, prima sotto la guida di Mihajlovic, che lo ha lanciato nel calcio italiano, poi sotto quella, sfortunata, di Delio Rossi e, infine con Montella. Ed è proprio con l’Aeroplanino sulla panchina dei Viola che l’attuale numero 10 granata vive la sua miglior stagione. Con la Fiorentina Ljajic ha messo a segno 15 reti su un totale di 78 presenze in campionato e di questi, ben 11 gol risalgono proprio alla gestione Montella. Ed è in quell’annata che mette a segno anche la sua unica tripletta in Serie A. Nel match vinto dalla Fiorentina per 5-1 contro il Pescara, infatti, apre le marcature di sinistro, raddoppia con un ottimo tiro di destro e sempre di destro chiude i giochi con il 5° centro viola.

Ma se quella Fiorentina, almeno nei numeri, risulta fin ora la sua parentesi italiana più fortunata,  non è da meno quella con la maglia della Roma. Nelle due stagioni disputate con Totti e compagni, infatti, Ljajic segna appena una rete in meno: 14 su un totale, però, di sole 61 partite, ben 17 in meno di quelle disputate con la magia gigliata. Da dimenticare, al contrario, l’esperienza all’Inter. Con i neroazzurri Ljajic ha vissuto la sua peggior stagione da quando è in Italia trovando la porta in sole 3 occasioni in 25 presenze.

Nel complesso l’attaccante serbo ha una media gol di una rete ogni 270 minuti: non un rendimento da capocannoniere, certo, ma la classe, quella sì, resta indiscussa. Molti dei suoi gol, inclusa la sua prima doppietta in granata contro il Palermo, sono delle vere perle da cineteca. Difficile dimenticare, ad esempio, il gran tiro dalla distanza che siglò il definitivo 3-0 della Roma all’Olimpico proprio ai danni del Torino. Un tiro dalla distanza che Ljajic ha  sfoderato anche lunedì sera in occasione della rete che ha riportato il punteggio in perfetta parità e che ha dato il via alla goleada granata.

Classe e potenza che sfoggia spesso e volentieri anche su punizione: sono ben 4 le reti realizzate in questo modo di cui una, messa a segno con la maglia della Fiorentina, ancora una volta contro il Toro. Ma Ljajic non è solo potenza. Abilità, tecnica e soprattutto duttilità non gli mancano di certo: a punizioni e tiri dalla distanza, in carriera, ha risposto anche con 5 rigori realizzati, 3 reti di sinistro e una di testa. Anche se il suo piede preferito resta comunque il destro con il quale ha realizzato il maggior numero di centri: ben 19.